Incontro informativo sulla Legge del Testamento Biologico (DAT)
rivolto agli operatori della Curia Diocesana di Cagliari
Martedì 9 gennaio presso la sala Benedetto XVI alle ore 11, si è tenuto un primo incontro rivolto agli operatori degli uffici pastorali della curia diocesana, sul tema della Legge recentemente approvata dal Senato sul testamento biologico dal titolo: “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”. Ha partecipato all’incontro l’Arcivescovo di Cagliari e Presidente della CES, S. E. Mons. Arrigo Miglio, il quale ha rivolto un saluto ai partecipanti e ha lodato l’iniziativa finalizzata a conoscere la Legge nel confronto con quanto la dottrina della Chiesa ha sempre ribadito nella continuità del Magistero ecclesiale. L’incontro ha visto come relatori alcuni esperti nelle scienze giuridiche e mediche ed è stato moderato dal Prof. don Paolo Sanna Docente di Bioetica alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna. Hanno partecipato come relatori esperti l’avv. Oscar Manca, il Prof. dr. Giuseppe Castello, medico e docente della Pontificia Facoltà Teologica, e il dr. Luigi Cadeddu, medico presso il 118 della ASL. Dopo le tre relazioni con le quali è stata presentata la Legge sotto molteplici angolature, i partecipanti hanno rivolto ai relatori le proprie domande evidenziando alcune perplessità sulla conformità della Legge al dettato costituzionale, sul diritto alla tutela della vita e della salute del pazienze, sull’obiezione di coscienza e sul protocollo di emergenza, temi che appaiono affrontati in modo non esaustivo e quantomeno controverso dalla legge in questione. L’incontro si è concluso con l’auspicio di iniziare una serie di incontri tematici sul fine-vita rivolti ad un uditorio più ampio, coinvolgendo esperti giuristi e medici, per permettere a tutti la giusta informazione nel pieno rispetto della salvaguardia della libertà di pensiero per tutti i cittadini, ma soprattutto nel pieno rispetto del valore intangibile della vita umana e della sua dignità.