Cei. Dal 22 al 24 gennaio si riunisce il Consiglio permanente

I vescovi si confronteranno sul tema principale dell’Assemblea Generale di maggio e su una proposta per l’Assemblea Straordinaria a novembre.

Con la prolusione del cardinale Gualtiero Bassetti si apre lunedì 22 gennaio, alle 17 (diretta su Tv2000 e chiesacattolica.it), la sessione invernale del Consiglio episcopale permanente. I lavori si svolgeranno a Roma fino a mercoledì 24, presso la sede della Cei (Circonvallazione Aurelia, 50).

I vescovi si confronteranno, innanzitutto, sul tema principale dell’Assemblea Generale di maggio e su una proposta per l’Assemblea Straordinaria a novembre. All’ordine del giorno anche una proposta sul contributo delle Chiese alla pace nel Mediterraneo; il confronto sulla posizione delle strutture sanitarie cattoliche in seguito alla legge sulle Dat e sull’idoneità diocesana in vista del concorso per gli insegnanti di Religione Cattolica; una valutazione sugli esiti della Settimana Sociale di Cagliari, dedicata al lavoro, e sulle modalità con cui darvi continuità.

Saranno messi a tema, infine, il percorso per l’approvazione della terza edizione del Messale Romano e l’introduzione nella liturgia della nuova versione del Padre Nostro.

(fonte Avvenire)

Legge sulle DAT incostituzionali? A cura dell’ Avv. Oscar Manca

Il disegno di legge in questione, in primis, tratta del rapporto medico–paziente, descritto singolarmente come l’incontro tra due autonomie. Tale rapporto è, invero, asimmetrico: v’è un soggetto portatore di un bisogno e un medico che può provare a rispondere con scienza e coscienza.

In secondo luogo, de facto, introduce la possibilità che un paziente venga lasciato morire, non certo dignitosamente, di fame e di sete, qualificando come “trattamenti sanitari” la nutrizione e l’idratazione artificiale. Questi, fino ad oggi, erano considerati come “sostentamento vitale di base”, in quanto delle “procedure assistenziali non costituiscono atti medici solo per il fatto che sono messe in atto inizialmente e monitorate periodicamente da operatori sanitari” (Comitato Nazionale Bioetica, anno 2005).

Per quanto attiene ai minori d’età o agli incapaci, il consenso al trattamento sanitario è rifiutato dal genitore o dal tutore, “nel pieno rispetto della sua dignità”. Tale concetto non è strettamente giuridico, è piuttosto labile, si presta ad una pluralità di interpretazioni, come testimonia la storia del XX secolo.

Infine, il d.d.l. tratta delle “DAT”: in previsione di una propria futura incapacità, è possibile esprimere il proprio consenso o il rifiuto ai trattamenti sanitari. Tuttavia, si vorrebbe equiparare un consenso/dissenso attuale, informato, specifico, univoco a quello virtuale, futuro, disinformato proprio poiché espresso dinanzi ad un quadro non ancora compiuto di eventi.

Il medico è descritto quale esecutore di ogni volontà del paziente, eppure la professione è definita da scopi specifici, e si può ben discutere che tra questi ci sia anche il dare o facilitare la morte del paziente.

 

Incontro informativo sulla Legge del Testamento Biologico (DAT)

Incontro informativo sulla Legge del Testamento Biologico (DAT)
rivolto agli operatori della Curia Diocesana di Cagliari

Martedì 9 gennaio presso la sala Benedetto XVI alle ore 11, si è tenuto un primo incontro rivolto agli operatori degli uffici pastorali della curia diocesana, sul tema della Legge recentemente approvata dal Senato sul testamento biologico dal titolo: “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”. Ha partecipato all’incontro l’Arcivescovo di Cagliari e Presidente della CES, S. E. Mons. Arrigo Miglio, il quale ha rivolto un saluto ai partecipanti e ha lodato l’iniziativa finalizzata a conoscere la Legge nel confronto con quanto la dottrina della Chiesa ha sempre ribadito nella continuità del Magistero ecclesiale. L’incontro ha visto come relatori alcuni esperti nelle scienze giuridiche e mediche ed è stato moderato dal Prof. don Paolo Sanna Docente di Bioetica alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna. Hanno partecipato come relatori esperti l’avv. Oscar Manca, il Prof. dr. Giuseppe Castello, medico e docente della Pontificia Facoltà Teologica, e il dr. Luigi Cadeddu, medico presso il 118 della ASL. Dopo le tre relazioni con le quali è stata presentata la Legge sotto molteplici angolature, i partecipanti hanno rivolto ai relatori le proprie domande evidenziando alcune perplessità sulla conformità della Legge al dettato costituzionale, sul diritto alla tutela della vita e della salute del pazienze, sull’obiezione di coscienza e sul protocollo di emergenza, temi che appaiono affrontati in modo non esaustivo e quantomeno controverso dalla legge in questione. L’incontro si è concluso con l’auspicio di iniziare una serie di incontri tematici sul fine-vita rivolti ad un uditorio più ampio, coinvolgendo esperti giuristi e medici, per permettere a tutti la giusta informazione nel pieno rispetto della salvaguardia della libertà di pensiero per tutti i cittadini, ma soprattutto nel pieno rispetto del valore intangibile della vita umana e della sua dignità.

Comunicato Stampa Conferenza Episcopale Sarda

Il 5 dicembre c.m. la Conferenza Episcopale Sarda, radunata in seduta ordinaria presso il Centro di Spiritualità “N.S. del Rimedio” in Donigala Fenughedu, sotto la Presidenza di Monsignor Arrigo Miglio, ha affrontato diverse questioni riguardanti la Facoltà Teologica della Sardegna, il Seminario Regionale, l’accorpamento degli Istituti Diocesani per il Sostentamento del Clero.
In apertura di riunione, Monsignor Arrigo Miglio, ricordando la recente 28^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani tenutasi a Cagliari nei giorni 26-29 ottobre u.s., sottolinea le numerose testimonianze di vivo apprezzamento per l’organizzazione e per l’accoglienza ricevute da parte dei partecipanti, vescovi, sacerdoti e laici. Di particolare rilievo, ha sottolineato, il percorso di preparazione fatto non solo dalla Diocesi di Cagliari ma da tutta la Regione Ecclesiastica, soprattutto con i sei seminari di studio, i cui risultati sono confluiti nel lavori dell’importante assise. Si tratta di una preziosa eredità per il futuro, sia in termini di contenuti e di prospettive pastorali, sia per la qualità dei delegati provenienti dalle diverse Diocesi sarde. Sono un prezioso gruppo di lavoro che potrà tornare utile per future iniziative volte ad individuare e promuovere anche in Sardegna buone pratiche di lavoro.
Proseguendo la riflessione sulla lingua sarda nella Liturgia, ripresa con decisa e unanime volontà dei Vescovi da oltre un anno, si è fatto il punto sullo stato attuale dei lavori portati avanti da un’Associazione di esperti, d’intesa con la Conferenza Episcopale Sarda. Ad essi era stato affidato il compito di predisporre la traduzione dei testi dell’ordinario della Santa Messa (le parti fisse), e una decina di parti proprie relative alle feste del Signore, della Madonna e dei Santi. Una buona parte di tali testi è stata già predisposta nella variante campidanese e in quella logudorese, alcuni altri devono essere ancora completati. Tali testi verranno esaminati e valutati da una commissione presieduta da Monsignor Ignazio Sanna, vescovo delegato per la Liturgia, e composta da alcuni specialisti nelle materie interessate, Liturgia, Sacra Scrittura, Linguistica sarda. Tale commissione riferirà alla Conferenza, prima che questa approvi e inoltri alla Santa Sede la richiesta di un’approvazione ad experimentum.
La decisa accelerazione data alla questione dalla Conferenza Episcopale risponde a un’esigenza diffusa nella Regione e dall’imput a suo tempo dato dal Concilio Plenario Sardo. Naturalmente l’ultima parola spetterà alla Santa Sede, l’autorità suprema in questa come nelle questioni di maggior peso della Chiesa. La Conferenza si farà interprete della fiduciosa speranza dei fedeli sardi.
Nel corso della seduta la Conferenza ha proceduto anche al conferimento della delega per due importanti settori pastorali al nuovo arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba: quella della Cultura e delle Comunicazioni sociali, finora ricoperta da Monsignor Paolo Atzei, e quella per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso finora ricoperta da monsignor Roberto Carboni.
Inoltre:
– Don Ignazio SERRA dell’Arcidiocesi di Oristano, è stato nominato incaricato regionale per il Turismo
– Don Giorgio LISCI, della Diocesi di Ales-Terralba, nuovo incaricato regionale per la Pastorale della Salute
– Don Giulio MADEDDU, dell’Arcidiocesi di Cagliari, consulente ecclesiastico della sezione sarda dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI).

 

Il segretario della CES

+ Sebastiano Sanguinetti