Sabato 10 Marzo 2018 presso l’Aula Benedetto XVI della Curia arcivescovile di Cagliari si è svolta l’inaugurazione dell’anno giudiziario per il Tribunale Metropolitano d’Appello di Cagliari e di quello Interdiocesano relativamente alle otto diocesi di Cagliari, Sassari, Oristano, Ozieri, Alghero-Bosa, Iglesias, Ales-Terralba e Tempio-Ampurias. Dopo il saluto ai presenti, da parte del Moderatore Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo Metropolita di Cagliari, è stata fatta la presentazione dell’attività dei due tribunali di Appello e primo grado, da parte dei vicari giudiziali don Luca Venturelli e don Mauro Bucciero, e il saluto dell’avv. Valeria Aresti per l’ordine degli avvocati. Successivamente si è tenuta la prolusione da parte di Mons. Adolfo Zambon vicario giudiziale del Tribunale regionale del Triveneto, sul tema: “La pastorale pregiudiziale, con attenzione all’operato dei parroci e dei laici”.
Mons. Zambon è riuscito a dare una chiara ed esauriente presentazione su quella che è la prima e più importante attività della pastorale pregiudiziale ovvero l’ascolto delle parti e delle situazioni concrete in un costante accompagnamento anche successivo alla dichiarazione di nullità matrimoniale. Altresì ha presentato il tema riuscendo a mantenere strettamente unite la necessità di una cura personale dei singoli casi, anche sotto l’aspetto più propriamente giuridico, e la pastorale familiare che deve saper valutare le modalità concrete per attuare un reale accompagnamento pastorale dei coniugi.
Don Mauro Bucciero ha reso noti i dati utili alla conoscenza dell’attività del Tribunale Interdiocesano delle 8 diocesi della Sardegna: “Agli inizi del 2017 risultavano pendenti 111 cause. Nel corso dell’anno ne sono state ammesse 84 al processo ordinario e 3 a quello più breve; sono state concluse 107 cause, delle quali 3 più brevi. Risultano così pendenti al 1 gennaio del corrente anno 91 cause con rito ordinario ed una con rito più breve: circa il 12% in meno rispetto all’anno passato. La percentuale tra pendenti e concluse quest’anno è arrivata significativamente al 96%, non lontana da quel 100% che risulta l’ottimo: tante sono pendenti all’inizio dell’anno tante si concludono. Rispetto all’anno precedente, il numero delle cause introdotte è di poco diminuito.