CUGLIERI, 18 GENNAIO 2014 – “Abbiamo restituito alle comunità locali e all’intera Sardegna un’opera che evoca una storia secolare, che racchiude segni della lunga tradizione isolana e che lo ha visto nel tempo diventare un punto di riferimento, spirituale e culturale per l’Isola. Ora potrà anche essere un luogo che ospiterà importanti progetti e iniziative, anche di carattere nazionale e internazionale, utili a favorire rilevanti ricadute sul territorio”.
Lo ha detto il presidente della Regione Ugo Cappellacci, questa mattina, a margine della firma del protocollo d’intesa per la concessione, da parte della Regione al Comune di Cuglieri in comodato d’uso al prezzo simbolico di un euro, dell’ex Seminario Pontificio regionale. Il documento, siglato con il presidente della Conferenza episcopale sarda, Mons. Arrigo Miglio e il sindaco di Cuglieri, Andrea Loche, è frutto della valutazione positiva da parte della Regione della proposta di intervento presentata dalla Conferenza episcopale in collaborazione con l’amministrazione comunale ed è volto al recupero e all’utilizzo per finalità pubbliche dell’immobile.
La firma del protocollo è stata preceduta da una riunione operativa, promossa dalla Delegazione regionale Caritas Sardegna per conto della Conferenza episcopale sarda, sul tema del servizio della carità e della promozione umana dei più deboli rilanciato da papa emerito Benedetto XVI. Alla giornata hanno partecipato oltre all’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, anche i rappresentanti della Conferenza episcopale sarda, della Caritas e delle associazioni di volontariato. Il presidente Cappellacci, unendosi al momento di riflessione, ha voluto ringraziare la Caritas regionale per la sua incessante opera e tutte le associazioni di volontariato che con la Conferenza episcopale stanno portando aiuto alle persone in difficoltà.
Durante il suo intervento, il presidente Cappellacci, nel ricordare come in questi anni la Regione abbia speso tantissime energie nella valorizzazione dell’ex Seminario, ha voluto sottolineare come: “il progetto proposto dalla Conferenza episcopale, è in piena sintonia con la volontà della Regione di promuovere attività nell’ambito dei settori di cooperazione sociale, del dialogo interculturale e interreligioso, della formazione e del volontariato, tutti programmi di grande valenza per la comunità locale e per tutta la Sardegna”. Cappellacci ha rimarcato come ci sia sempre più la necessità di “guardare al bacino del Mediterraneo con una visione rivolta al futuro facendo si che ci sia la migliore integrazione possibile tra i popoli e che sia favorito lo scambio tra culture diverse grazie a processi virtuosi di crescita dell’umanità e della collaborazione tra popoli. Questa crescita – ha aggiunto il presidente – tiene in considerazione la spiritualità e i valori nei quali la nostra storia di si riconosce. La presenza di una struttura che facilita questi passaggi come l’ex Seminario è fondamentale per il futuro, per l’intera europa e per la area mediterranea e perché la nostra isola possa diventare protagonista dei processi di integrazione non subendoli ma facendosi promotrice di un sistema virtuoso che può creare nuove opportunità di sviluppo”.
Tra gli obiettivi principali del protocollo, infatti, sono previsti interventi per attività di formazione e di ricerca finalizzati al rafforzamento della conoscenza e il supporto alle attività scolastiche in tutti gli ambiti, anche quelli universitari.
Nello specifico il documento sottoscritto, consentirà di: favorire la partecipazione, la crescita, lo sviluppo economico-sociale e la cooperazione con i paesi dell’area mediterranea; promuovere un luogo di incontro e scambio tra centri di eccellenza, di ricerca e formazione in particolar modo nel settore delle risorse umane ispirati alla cultura del dialogo; sostenere lo sviluppo delle componenti sociali e professionali per affermare il ruolo della Sardegna come porta del Mediterraneo; fornire contributi utili all’elaborazione di politiche di sviluppo comuni ai paesi dell’Unione Europea e, non ultimo, facilitare lo sviluppo della conoscenza e di nuove vie di supporto all’istruzione.
“Sono profondamente convinto che quello tra Regione, comune di Cuglieri e Conferenza episcopale, rappresenti un vero e proprio modello di collaborazione interistituzionale che restituisce un’opera di pregio internazionale all’intera Sardegna – ha concluso il presidente della Regione – con questo progetto intendiamo offrire ai cittadini nuove opportunità di sviluppo e soprattutto far si che esso rappresenti, per l’intero territorio, una nuova opportunità di crescita sociale ed economica”.